20 Maggio 2025
,
Zalava è un film medio-orientale dalla forte vocazione internazionale. Nutrendosi di alcuni stereotipi tipici dell’horror soprannaturale li ricontestualizza nel Kurdistan degli anni ‘70. La cittadina infestata, un protagonista inflessibile e una love story che nasce a margine degli eventi. Tutti elementi che, se combinati con le credenze popolari, rendono trasversale il tema dell’esorcismo e le sue implicazioni in termini di fede e superstizione.
Protagonista reale è, in fin dei conti, la psicosi popolare che si manifesta come cecità della superstizione. Ora, che questo non sia oggetto di giudizio di valore da parte del regista è chiaro. Di fatto, persiste solo la volontà di rappresentare una condizione antropologica.

Su questo complesso psicosi-superstizione-provincialismo si incentra dunque Zalava. Da una parte Amiri rappresenta il rito come palliativo psicologico e simbolica liberazione dal male. Dall’altra parte, la presunzione della risoluzione razionale trasborda nel mancato rispetto del credo di un popolo, nella pretesa di esportare il migliore dei modelli possibili di pensiero (razionale), schiacciando quello magico. Da questo scontro inevitabile sorge la risoluzione tragica della narrazione.
Bellissimo film iraniano capace di mostrare ciò che non c'è e di creare tensione con un semplice barattolo di vetro. Difficile, una volta vistolo, dimenticarselo. In un villaggio del Kurdistan, poco prima della rivoluzione, un giovane sergente scettico combatte contro le credenze irrazionali della popolazione locale. Essi credono che i demoni (i jinn della religione islamica) esistano e si impossessino di uomini e donne. In questo caso bisogna sparare loro alle gambe per far uscire il sangue e con esso il demone. Il sergente cerca di convincerli che tutto ciò non esiste, ma l'arrivo di un esorcista (che agli occhi del sergente sembra nient'altro che un volgare ciarlatano) crea i presupposti di una tragedia imminente.

Quando arresta l'esorcista con l'accusa di frode, lui e la donna che ama si ritrovano intrappolati in una casa maledetta. Circondati dagli abitanti che, credendoli entrambi posseduti, hanno intenzione di dare fuoco alla casa. Splendida atmosfera, ottimo ritmo, solida tensione conditi ad un'acuta riflessione sulla potenza malsana di fede e autosuggestione e di quanto poco possa fare la ragione di fronte a queste forze distruttive.

SINOSSI

Mentre indaga su segnalazioni di possessioni demoniache in un remoto villaggio in Kurdistan, uno scettico ufficiale militare vede le sue convinzioni messe alla prova da un enigmatico esorcista. Ben presto, le cose prenderanno una piega inaspettata.


.
.

Realizzazione siti web www.sitoper.it