Ambientato in Francia all'inizio della seconda guerra mondiale, il film racconta l'encomiabile opera di Hélène Studler, la Figlia della Carità che salvò la vita di migliaia di rifugiati francesi impedendo loro di essere catturati dalle forze naziste, tra cui personaggi illustri come François de Mitterrand e il generale Giraud. Hélène, testimone dell'orrore e della barbarie, svolge uno straordinario lavoro mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi cari per aver salvato più di duemila persone dai campi di concentramento nazisti situati nel nord della Francia.
Siamo nell'estate del 1940, i tedeschi hanno già occupato gran parte della Francia. A Metz, capoluogo della regione della Lorena, nel nord-est del paese, vive e opera suor Hélène Studler (Assumpta Serna), appartenente all'ordine vincenziano delle Figlie della Carità.
Da sempre, la religiosa si dedica anima e corpo ai più deboli e bisognosi, agli anziani, ai bambini orfani e abbandonati.
Ma ora la posta in gioco è ancora più alta e Hélène si trova confrontata con una situazione mai vissuta prima. I Tedeschi hanno infatti occupato la sua città e non lontano hanno costruito un campo di concentramento, dove sono già stati rinchiusi centinaia di prigionieri.
Testimone diretta della ferocia nazista, la suora non può rimanere inerme. Decide dunque di impegnarsi per impedire che altre persone possano finire nelle mani degli occupanti, tentando di salvarli da una tragica fine.
Insieme a numerosi abitanti di Metz e ad alcune sue consorelle, organizza in poco tempo una "rete della libertà", un sistema di "trasferimento" che permette ai perseguitati, grazie a documenti falsi e all'assistenza di famiglie e enti, di fuggire dalla zona occupata.
Così, più di duemila fuggiaschi approfittarono di questa rete di fuga per eludere la Gestapo a Metz e raggiungere la zona franca. Tra loro anche un giovane tenente di nome François Mitterrand, destinato a diventare 40 anni dopo Presidente della Repubblica, e il generale Henri Giraud, insieme a De Gaulle, uno dei più alti ufficiali dell'esercito francese che si impegnarono nella lotta di liberazione della Francia.
Siamo nell'estate del 1940, i tedeschi hanno già occupato gran parte della Francia. A Metz, capoluogo della regione della Lorena, nel nord-est del paese, vive e opera suor Hélène Studler (Assumpta Serna), appartenente all'ordine vincenziano delle Figlie della Carità.
Da sempre, la religiosa si dedica anima e corpo ai più deboli e bisognosi, agli anziani, ai bambini orfani e abbandonati.
Ma ora la posta in gioco è ancora più alta e Hélène si trova confrontata con una situazione mai vissuta prima. I Tedeschi hanno infatti occupato la sua città e non lontano hanno costruito un campo di concentramento, dove sono già stati rinchiusi centinaia di prigionieri.
Testimone diretta della ferocia nazista, la suora non può rimanere inerme. Decide dunque di impegnarsi per impedire che altre persone possano finire nelle mani degli occupanti, tentando di salvarli da una tragica fine.
Insieme a numerosi abitanti di Metz e ad alcune sue consorelle, organizza in poco tempo una "rete della libertà", un sistema di "trasferimento" che permette ai perseguitati, grazie a documenti falsi e all'assistenza di famiglie e enti, di fuggire dalla zona occupata.
Così, più di duemila fuggiaschi approfittarono di questa rete di fuga per eludere la Gestapo a Metz e raggiungere la zona franca. Tra loro anche un giovane tenente di nome François Mitterrand, destinato a diventare 40 anni dopo Presidente della Repubblica, e il generale Henri Giraud, insieme a De Gaulle, uno dei più alti ufficiali dell'esercito francese che si impegnarono nella lotta di liberazione della Francia.
SINOSSI
L'incredibile vita di Helena Studler, suora della carità che ha creato una rete non violenta per salvare oltre duemila persone nella Francia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
L'incredibile vita di Helena Studler, suora della carità che ha creato una rete non violenta per salvare oltre duemila persone nella Francia occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
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