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Iniziamo quando la diciottenne Lilja arriva nella casa dei nonni che l'hanno allontanata, in attesa dei risultati della sua audizione per un gruppo di spettacolo internazionale. I nonni la accolgono, felici di poter conoscere meglio la nipote. Durante la permanenza in casa, la ragazza fa conoscenza con lo zio, che soffre di una misteriosa malattia polmonare di lunga durata ed è costretto a letto. Osserva anche gli strani rituali religiosi della nonna, alcuni dei quali prevedono una piscina nel seminterrato. Quando il padre della ragazza scopre che la ragazza è ospite dei genitori di lui, convince la sorella a visitare la casa per portarla via, concludendo con una terribile tragedia.
Il film si svolge quasi interamente all'interno di un'unica casa, con un design di produzione meticoloso che enfatizza le linee rette e i blu accesi. Questa struttura cavernosa, delineata da inquadrature sinistre e dissolvenze oniriche, arriva a incarnare la disfunzione di chi la abita.
Più volte Lilja vedrà la nonna che entra in una vasca nel seminterrato, prima che il film passi immediatamente a descrivere il legame confortevole tra lei e tutti i suoi parenti. All'inizio viene istituito un parallelo visivo tra Lilja e suo zio Kalli, malato e costretto a letto da anni, e ogni suo accenno a tavola provoca un brevissimo ma evidente brivido nell'atmosfera. Tuttavia, quando Lilja finalmente lo incontra, i due interagiscono come un normale zio e una nipote, in modo amichevole e totalmente privo di qualsiasi imbarazzo o apprensione. Allo stesso modo, le interazioni di Lilja con la zia Vala vanno da intense e spaventose conversazioni confessionali sull'ingiusta demonizzazione delle streghe a una festa da ballo ubriaca nella camera da letto di Lilja.
Questo crea una strana sensazione di sospensione, attraverso la quale lo spettatore può comunque ricostruire un mistero innegabilmente morboso. Fin dall'inizio, apprendiamo che Magnús, il padre di Lilja, si rifiuta categoricamente di lasciare la figlia a casa della madre, e Vala è altrettanto allarmata per la sicurezza della nipote quando arriva a casa dei genitori. Ma nessuno sembra in grado di allontanare Lilja e, sebbene sembri che il regista abbia l'intenzione di rappresentare l'insidiosa attrazione del familiare, la mancanza di seguito da parte di tutti questi personaggi, altrimenti molto preoccupati, diventa presto stancante. L'impressione è più di una convenienza narrativa che di un effetto ben riuscito: ci viene raccontato il potere ipnotico dei nonni e della loro casa, piuttosto che farcelo sentire.
Inoltre, questo meccanismo lascia allo spettatore tutto il tempo per riflettere su quale possa essere il segreto che tiene unita la famiglia, anche se a volte sembra allontanarla. I pochi accenni che ci vengono offerti non portano mai a qualcosa di pienamente coerente, al di là della vaga idea di un rituale sacrificale sostenuto come parte di una peculiare forma di religione da Áróra, dal volto di pietra. Anche in questo caso, sembra che la vaghezza sia il punto. Ma anziché rendere più spaventose le strategie di coping disadattive di questa strana famiglia, più insondabili e depravate le loro profondità, questa oscurità è frustrante, e il finale drammatico in crescendo del film sembra un modo stranamente banale per concludere quella che era una proposta altrimenti più sciolta e onirica.
Il film si svolge quasi interamente all'interno di un'unica casa, con un design di produzione meticoloso che enfatizza le linee rette e i blu accesi. Questa struttura cavernosa, delineata da inquadrature sinistre e dissolvenze oniriche, arriva a incarnare la disfunzione di chi la abita.
Più volte Lilja vedrà la nonna che entra in una vasca nel seminterrato, prima che il film passi immediatamente a descrivere il legame confortevole tra lei e tutti i suoi parenti. All'inizio viene istituito un parallelo visivo tra Lilja e suo zio Kalli, malato e costretto a letto da anni, e ogni suo accenno a tavola provoca un brevissimo ma evidente brivido nell'atmosfera. Tuttavia, quando Lilja finalmente lo incontra, i due interagiscono come un normale zio e una nipote, in modo amichevole e totalmente privo di qualsiasi imbarazzo o apprensione. Allo stesso modo, le interazioni di Lilja con la zia Vala vanno da intense e spaventose conversazioni confessionali sull'ingiusta demonizzazione delle streghe a una festa da ballo ubriaca nella camera da letto di Lilja.
Questo crea una strana sensazione di sospensione, attraverso la quale lo spettatore può comunque ricostruire un mistero innegabilmente morboso. Fin dall'inizio, apprendiamo che Magnús, il padre di Lilja, si rifiuta categoricamente di lasciare la figlia a casa della madre, e Vala è altrettanto allarmata per la sicurezza della nipote quando arriva a casa dei genitori. Ma nessuno sembra in grado di allontanare Lilja e, sebbene sembri che il regista abbia l'intenzione di rappresentare l'insidiosa attrazione del familiare, la mancanza di seguito da parte di tutti questi personaggi, altrimenti molto preoccupati, diventa presto stancante. L'impressione è più di una convenienza narrativa che di un effetto ben riuscito: ci viene raccontato il potere ipnotico dei nonni e della loro casa, piuttosto che farcelo sentire.
Inoltre, questo meccanismo lascia allo spettatore tutto il tempo per riflettere su quale possa essere il segreto che tiene unita la famiglia, anche se a volte sembra allontanarla. I pochi accenni che ci vengono offerti non portano mai a qualcosa di pienamente coerente, al di là della vaga idea di un rituale sacrificale sostenuto come parte di una peculiare forma di religione da Áróra, dal volto di pietra. Anche in questo caso, sembra che la vaghezza sia il punto. Ma anziché rendere più spaventose le strategie di coping disadattive di questa strana famiglia, più insondabili e depravate le loro profondità, questa oscurità è frustrante, e il finale drammatico in crescendo del film sembra un modo stranamente banale per concludere quella che era una proposta altrimenti più sciolta e onirica.
SINOSSI
La diciottenne Lilja si sente a suo agio nella villa dei nonni ma il passato oscuro della sua famiglia e segreti a lungo sepolti riemergono, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.La diciottenne Lilja si sente a suo agio nella villa dei nonni ma il passato oscuro della sua famiglia e segreti a lungo sepolti riemergono, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
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