20 Maggio 2025

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Benché i discendenti delle vittime della tratta schiavista rappresentino solo il 14 per cento della popolazione statunitense, è afroamericano il 29 per cento di coloro a cui le forze di polizia sparano. Basta questo dato per accusare di razzismo la polizia americana? Direi di no, se si tiene conto di un’altra statistica; il 42 per cento di coloro che sparano a poliziotti negli Stati Uniti e di cui si riesce ad accertare la razza, risultano essere neri. Le forze dell’ordine mostrano pregiudizio verso gli afroamericani, ma solo perché l’esperienza gli dice che mediamente sono più pericolosi degli altri gruppi di popolazione. Lo confermano anche gli organi della giustizia americana, che mandano dietro alle sbarre una percentuale di afroamericani molto più alta della percentuale di bianchi e di americani di tutte le razze.

Se è innegabile che gli afroamericani tendono a commettere più reati e crimini (con percentuali che sfiorano il 50%) rispetto alle altre razze presenti negli Stati Uniti, il trattamento che ricevono dalle forze dell’ordine è oggetto di studi e preoccupazioni da decenni.
Migliaia di giovani afroamericani che vorrebbero arruolarsi sono respinti perché nel loro curriculum spuntano macchie, arresti per possesso di marijuana, reati minori da ragazzi, ma sufficienti per squalificarli.

E la percentuale di cop con la pelle scura è inchiodata al 12 per cento della Forza. Simile alla percentuale della popolazione afroamericana, ma sproporzionata rispetto ai reati, che sono concentrati nella fascia di popolazione di colore.

L'analisi dei casi sulle false condanne (in questo caso, contro un agente sì ma afroamericano) rivela modelli inquietanti di cattiva condotta della polizia e dell'accusa, e pregiudizi razziali. La maggior parte delle false condanne deriva da comportamenti scorretti e false testimonianze da parte di polizia, pubblici ministeri o alti funzionari governativi.

La percezione del ruolo della polizia cambia secondo il luogo dove ti trovi e secondo il colore della pelle.
Derrian Tolden è stato credibile e sincero nella sua interpretazione dell'agente Wilson, mostrando perfettamente tutta l'angoscia che un poliziotto afroamericano può provare quando, non importa se e quanto lui abbia ragione, le alte cariche dello stato gli si rivoltano contro come capro espiatorio principalmente per il colore della sua pelle e per nascondere i loro traffici illeciti.

SINOSSI
Un agente di polizia afroamericano, ingiustamente condannato, deve appellarsi alla falsa condanna e lottare per la propria vita e libertà.
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